La FEDERAZIONE CONF.S.A.L. UNSA ha proclamato lo sciopero nel pubblico impiego del 19/12/2011 e come in tutte le altre città d’Italia, ha manifestato a Reggio Calabria, dinanzi alla Prefettura con un sit in, che ha riscosso grande partecipazione, cui hanno aderito i lavoratori del comparto Ministeri.

Ancora una volta i lavoratori pubblici vengono colpiti dall’ennesima durissima manovra economica, che al di là delle parole e delle intenzioni non ha nulla di equo, poiché colpisce i redditi medi e medio – bassi.

Dopo i grandi sacrifici richiesti, con il blocco dei contratti, l’imposizione di  limiti al salario accessorio, blocco del turn over, tagli alle piante organiche e mobilità forzata,  ora si richiedono ulteriori sforzi ai dipendenti pubblici, con l’aumento delle addizionali regionali e comunali Irpef e nella veste di cittadini, con l’innalzamento delle accise sui carburanti, la reintroduzione delle imposte sulla prima casa, l’aumento dei costi di trasporto pubblico, l’aumento dell’IVA dal 1° luglio 2012   e pesantissime misure sulle pensioni.

Questo è INACCETTABILE! Chiediamo che a pagare non siano sempre i soliti noti, ma che paghino quel 10% di italiani che detengono circa il 50% della ricchezza nazionale! Chiediamo l’eliminazione degli sprechi, facendo diventare la gestione della Pubblica Amministrazione, una gabbia di vetro, in cui i cittadini abbiano la concreta possibilità di controllare l’operato di chi ci amministra. La più volte annunciata abolizione delle Province è saltata. Il taglio alle indennità dei senatori e dei deputati è stato congelato! E ora di dire basta afferma il segretario Iannò.

Chiediamo che sia rispettata la dignità del lavoro e chiediamo la modifica della manovra economica, introducendo misure che allevino il prelievo finanziario sulle fasce medie e medio – basse di reddito.