Part-time: un'opportunità da tutelare

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Pubblicato Domenica, 16 Gennaio 2011 23:47

Pubblichiamo il comunicato della federazione nazionale, a firma del segretario generale, su un argomento che coinvolge i lavoratori svantaggiati

PART – TIME: UN’OPPORTUNITA’ DA TUTELARE.

Come noto, il 4 novembre 2010 il c.d. “Collegato Lavoro”, dopo circa due anni di traversie parlamentari e istituzionali, è divenuto Legge n. 183 dello Stato.

Tra le diverse previsioni rilevanti per il pubblico impiego che esso contiene, ve n’è una che riguarda il lavoro a tempo parziale.

Una prima modifica sostanziale del rapporto di lavoro a part-time nel pubblico impiego era stata già realizzata attraverso il D.L. n. 112-2008, poi convertito con modificazioni in Legge n. 133-2008. Tale normativa trasformava il part-time da un diritto del dipendente che, anche in virtù dei connessi risparmi di bilancio veniva riconosciuto pressoché automaticamente da parte dell’Amministrazione (salvo l’eventuale collisione con specifiche esigenze di servizio), in un diritto che “può essere concesso” a discrezione dall’Amministrazione.

Sulla materia interviene in modo non trascurabile proprio la L. 183-10, che all’art. 16 conferisce l’opportunità alle Amministrazioni di riconsiderare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Legge stessa quei provvedimenti di part-time concessi prima del D.L. 112-2008.

Non va dimenticato in ogni caso che la modalità di lavoro a tempo parziale è un’opportunità che spesso diventa una vera e propria necessità per tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che devono far coincidere l’esigenza del lavoro e dello stipendio con quelle responsabilità di carattere famigliare che spesso ricadono direttamente sulle loro spalle stante la modeste politiche di sostegno alle infrastrutture sociali che il nostro Paese è in grado di realizzare, sia per mancanza di sensibilità culturale e politica, sia per le ridotte risorse pubbliche disponibili.

In questa cornice, la Federazione Confsal-Unsa considera il part-time una modalità di lavoro da tutelare e pertanto ritiene:

--• ai sensi della normativa in vigore, le Amministrazioni non sono obbligate a riconsiderare i provvedimenti di part-time concessi prima del D.L. 112-2008, ma semplicemente ne hanno facoltà, e tale facoltà può non essere usata.

--• in virtù della previsione dell’art. 16 che impone alle amministrazioni di rivedere i provvedimenti “nel rispetto dei principi di correttezza e buona fede”, le Amministrazioni stesse debbano interpretare il principio di correttezza salvaguardando le situazioni consolidate, astenendosi dal rivedere i relativi provvedimenti autorizzativi di part-time a suo tempo concessi.

Il Segretario Generale

Massimo Battaglia